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Le passioni e le opere del poeta Immaginifico

   

 



 PESCASSEROLI - 11 - 08 - 2001

 
Dacia Maraini ancora nel segno di Gabriele D'Annunzio. Dopo aver inaugurato il 1° festival nazionale di Gioia Vecchio con le "Lettere d'amore" del Vate e aver illustrato il carteggio D'Annunzio-Masciantonio, pubblicato da Enrico di Carlo, la scrittrice presenterà venerdì prossimo alle 18.30, nel palazzo comunale di Pescasseroli, il volume "Il vivere inimitabile" di Annamaria Andreoli, presidente della Fondazione "Il Vittoriale degli Italiani": una dettagliata retrospettiva sulla vita e le imprese del Vate, pubblicata da Mondadori e uscita in questi giorni anche in edizione economica "Oscar studio", insieme ad un'antologia di lettere del poeta alle proprie amanti, curata sempre dall'Andreoli. Si tratta della più ampia biografia del Vate mai pubblicata, redatta anche grazie ai numerosi manoscritti inediti conservati nella Collezione Gentili a Roma. «Il libro - spiega l’Andreoli - è frutto di cento giorni di lavoro e di vent'anni di studi. Un'opera scritta con passione, che ritenevo ormai urgente e necessaria, alla luce dei tanti aspetti inediti dell'esistenza del Vate di cui siamo venuti a conoscenza negli ultimi anni. L'idea di presentare il volume a Pescasseroli nasce dalla volontà della Maraini di illustrare un libro che non documenta semplicemente la biografia del poeta, ma che ne descrive la vita e la carriera come un romanzo». Il libro è diviso in otto sezioni, che disegnano a tutto tondo la "vita inimitabile" dello scrittore: dagli anni dell'infanzia al matrimonio con Maria Hardoin di Gallese e al soggiorno romano, dalla permanenza a Napoli con la contessa Gravina ai soggiorni francavillesi dall'amico Michetti, dagli anni della Capponcina con la Duse all'esilio francese di Arcachon. E poi ancora gli anni della guerra, con il poeta-soldato impegnato a Fiume e a Vienna, fino al ritiro senile al Vittoriale. Sullo sfondo le opere, le donne, i luoghi, gli amici, gli editori, la famiglia, i tanti oggetti di cui amava circondarsi. Un lavoro profondo e di grande respiro, che la Maraini non ha esitato a definire «molto bello», e che sarà presentato nella cittadina da lei scelta come meta preferita delle vacanze estive. Per l'Andreoli si tratta di un ulteriore riconoscimento alla sua attività di studiosa dannunziana, che si aggiunge al successo delle mostre dell'Aquila e di Parigi, da lei curate: «Sono esposizioni che stanno riscuotendo grandi consensi, a testimonianza del fatto che quella di D'Annunzio è una figura di grande attualità».

 

  

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