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 PESCARA

 

VASTO

     

VASTO
18 AGOSTO 2002

 

Il pomeriggio lo passeremo a Vasto. Si parte, ore 17,30 dall'ingresso dell'autostrada di Chieti e dopo circa un oretta siamo all'uscita di Vasto Sud. E' un po faticoso, dalla marina di Vasto, arrivare in centro città, file di turisti in macchina che rientrano dal mare o si recano in città per lo shopping. Quì usano stare fino a tardo pomeriggio sulla spiaggia e crogiolarsi al sole. Vasto e’ una deliziosa cittadina su un promontorio a sud dell’ Abruzzo a 141 metri sul livello del mare. La sua forza, oltre all’arte, e’ il paesaggio che offre: il netto contrasto tra il solare golfo vastese e i monti taciturni rendono il paesaggio semplicemente grandioso. Il mare blu offre nei giorni sereni la vista delle isole Tremiti e un rilassante " suono " delle onde. La città anticamente era sotto il possesso di una famiglia spagnola, i D’Avalos; attualmente il loro palazzo, visitabile, offre numerosi ritrovati archeologici e un giardino incantevole che si affaccia sul mare. All’inizio la città fu chiamata Histonium poi, dopo essere passata sotto il possesso di Aymone di Dordona, e’ stata chiamata Guasto. Da Guasto il nome diventa Vasto e viene conservato tuttora. La città

 

nell’antichità ha avuto varie porte d’accesso; la Porta Nuova permette l’ingresso nella Vasto romana. Non molto lontano, sopra i resti dell’Anfiteatro romano, sorge piazza Rossetti; la piazza mette in mostra il perimetro dell’Anfiteatro e al centro possiamo trovare la statua dedicata appunto a Gabriele Rossetti. Da questo punto e’ molto facile muoversi nel centro storico, anche perchè e’ tutto nelle vicinanze: il Castello Caldoresco di epoca romana, la chiesa di San Giuseppe, la Torre di Bassano ( la cui parte inferiore e’ quattrocentesca ), il corso De Parma e il corso Nuova Italia. Dietro il Palazzo D’Avalos e’ possibile accedere alla passeggiata della Loggia Amblingh, che offre viste " sempre nuove ". Io e Dinatella abbiamo sostato a lungo sulla passeggiata a mare. E' uno spettacolo da mozzare il fiato, ci si presenta davanti tutto un tratto di Adriatico, col cielo che abbraccia il mare in lontananza laggiù all'orizzonte. E' un camminamento simile a quello visto a Nervi, che partendo dal centro, bordeggiando tutta la città, si snoda per un chilometro circa. E' fresco qui e una leggerissima brezza marina ci sfiora il viso. Noi passeggiamo lentamente questo tracciato da sogno. Tutto il percorso è costeggiato da piccoli locali che attendono i turisti per la cena, offrendo loro ognuno i loro caratteristici piatti. Dopo la rilassante passeggiata possiamo recarci nella chiesa di Santa Maria Maggiore, restaurata nel XVIII secolo, ma fondata nell’XI, dove possiamo ammirare i resti del portico (XIII secolo), la lastra tombale (XII secolo) e, all’esterno, la torre campanaria. A pochi passi, tornando su corso De Parma ed entrando in via Bebbia,

 

si può ammirare la chiesa di Santa Maria del Carmine, decorata da dipinti, stucchi e da un portale in pietra risalente al 1760. Corso De Parma, inoltre, può condurci davanti alla Cattedrale di San Giuseppe dalla facciata in pietra arricchita da un rosone accuratamente decorato e da un portale leggermente ogivale. Nelle vicinanze la chiesa di San Pietro offre, oltre al portale in pietra calcarea, un singolare bassorilievo della Deposizione di Gesù con una corona regale al posto di quella di spine. Altre chiese da visitare sono: la chiesa di Sant’ Antonio, la chiesa di Santa Filomena e dell’ Annunziata e la chiesa di San Michele Arcangelo ( patrono della città ) sorta dopo un epidemia di peste, che ha lasciato i vastesi immuni. La periferia ha le chiese di Sant’Antonio Abate, San Lorenzo e la Maddalena, tutte pienamente degne di essere visitate. La natura e’ nostra compagna nel tragitto verso il mare; entrati a Vasto Marina noteremo Villa D’Annunzio, Villa Carini e Villa Monteferrante - Spadaccini, costruzioni in stile liberty. A sera una luce lontana ci sorprende. Niente di preoccupante! E’ solamente il faro del Porto di Punta Penna. Ai piedi del faro, situato su un promontorio, sorge la chiesa di Sant’Elena, immersa in una strana fusione tra storia, natura ed armonia. Quì la gente è tanta, girovagando 

 

 

per il  centro, tra i negozietti dei saldi, alla ricerca dell'acquisto estivo. Sono circa le 21,30 e decido di ripartire alla volta di Chieti, dopo aver assistito all'ennesimo tramonto del sole che accende qui da noi il cielo di rosso fuoco. Nel ritorno, facendo l'autostrada che da Vasto porta a Chieti lo spettacolo che si para davanti al parabrezza della mia macchina è da mozzare il fiato. Di fronte a noi le montagne con un lieve tratto di azzurro scuro sulla cima, sembra sempre che il giorno non voglia mai morire del tutto e ai bordi dei viadotti altissimi le luci lontane dei paesetti, sembra di essere su un'astronave in fase di atterraggio invece che su una Ford Fiesta lanciata a 120 Km all'ora.

 

 

 VASTO  FOTO   2002   CHIETI  FOTO  LUIGI 2002

 

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