FRANCAVILLA
10 AGOSTO 2002
Scendendo giù da
Chieti verso Francavilla al Mare, di pomeriggio, verso le 18:30 per recarci come
ogni anno a visitare la mostra di pittura intitolata a Michetti.
Arrivati nei
pressi della Stazione Ferroviaria, dalla parte destra dei binari, sulla
nazionale che porta verso il sud, si gira a destra, puntando verso San Franco,
nel cuore della città vecchia. Si prosegue fino alla casa convento di Michetti,
parcheggiando la macchina nello spiazzo antistante la pineta. Cinque minuti a
piedi ed eccoci al museo. Tre piani di esposizione di quadri, due dedicati ai
pittori Italiani ed Europei e il terzo ai pittori contemporanei Argentini. Al
piano terra campeggiano, al centro della sala, due quadri di Michetti,
autentici murales, lunghi una diecina di metri e alti almeno due. Il quadro
degli "
STORPI " del 1900 e il quadro de
" LE SERPI ". Ammirazione da parte mia e di Donatella per queste
gigantesche pitture d'altri tempi eseguite con una tecnica particolare dal Michetti. Il pittore abruzzese era solito fotografare i soggetti, innumerevoli,
prima di immortalarli nelle sue tele. I quadri sono tantissimi ed è difficile
fare una scelta tra tanti e tali stili che suscitano a loro modo piacevoli
impressioni." IL TRENO " di LUCA PIGNATELLI attrae più degli altri la
mia attenzione, oppure "
NOTTE " di AURELIO BULZATI. Pian piano
osservo questi quadri sempre più belli impegnati a trasmettermi le senzazioni e
gli stati d'animo del pittore che li ha dipinti. Il primo Premio quest'anno è
andato a PAOLO FIORENTINO per la composizione "
THE BIRILLOS " ex equo
col quadro " STRADE PERDUTE ". Non mi sembrano i più belli, come ogni
anno mi succede di non essere d'accordo con la giuria, anche perchè se il
quadro suscita sentimenti diversi in chi l'osserva e non sempre quello che
suscita in me è lo
stesso suscitato ai giurati. Usciamo dalle sale degli Europei per recarci in quella interamente
dedicata ai contemporanei Argentini. Con grande mia sorpresa qui non sento
vibrazioni forti come nelle precedenti sale. La mia attenzione viene attratta da
una Scultura in Bronzo di grande bellezza dell'anno 2000 intitolata "
VIBRAZIONI " il resto è pattume, riempitivo, tele imbrattate, prive di
forme intriganti o soggetti significativi. Osceno il quadro intitolato "
LUCI ED OMBRE " che rispecchia la mediocrità dell'intera esposizione
Argentina. Premetto io non sono un intenditore, da profano vivo di emozioni e il
bello solitamente me ne dà e in questa sala l'unica emozione la ricevo dalla
figura di Donatella che si sporge dal davanzale della finestra e mi invita ad
osservare il magico paesaggio della marina di Francavilla.

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